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Immagine del redattoreGarage d'Epoca

GARAGE D'EPOCA - Quando gli americani disegnavano (e sognavano) le auto Italiane

Fu solo la Fiat a mettere fine al sogno ed agli intrecci tra Ford e Alejandro De Tomaso



 

Proprio De Tomaso pensava di poter convincere l'amico Lee Lacocca ( CEO di Ford Motor Company) a comprare la Lancia; per farlo scelse Tom Tjaarda come designer e Ghia come esecutore dei lavori.

L'auto avrebbe agito come la trappola del miele, l'intento di De Tomaso infatti era quello di diventare amministratore delegato di Lancia una volta che questa fosse stata comprata da Ford.

La vettura diventò una realtà e fu svelata al Salone di Ginevra e Torino del 1969 riscuotendo grande interesse.


Il frontale caratterizzato dai fari a scomparsa

Costruita sul telaio della Lancia Fulvia, fu pubblicizzata come un'auto dalla doppia personalità; perfettamente adatta come GT ma pronta ad attaccare un circuito in un attimo. Era un auto leggera e caratterizzata da un'aerodinamica all'avanguardia per il suo tempo con fari a scomparsa ed un'ala posteriore regolabile retrattile, che si diceva "aumentasse l'aderenza proporzionalmente alla velocità".

Un cofano a conchiglia ispirato alle corse, il tappo del serbatoio a sgancio rapido, i finestrini in plexiglass e il roll bar interno dimostrarono la sua idoneità per la pista.


De Tomaso modificò persino il telaio anteriormente, per fornire al motore V-4 di 1.600 cc un alloggiamento 30 mm più in basso, il ponte posteriore fu sostituito da due bracci oscillanti indipendenti e un grande serbatoio in alluminio fu aggiunto al vano posteriore.

Anche il lunotto posteriore subì un intervento di alleggerimento, infatti l'azienda Belga Glaverbel realizzò un lunotto 3 mm più sottile di quello standard.

Si ipotizza che l'auto sia stata successivamente modificata e testata per Le Mans nel 1970 prima che il programma venisse abbandonato.



Da allora l'auto è stata di proprietà del nipote dello stilista Alfredo Vignale, che l'ha tenuta per 20 anni.

Successivamente è stata acquistata dall'attuale proprietario, il quale è intervenuto con un profondo restauro.

L'auto è poi stata esposta in occasione del concordo di eleganza Amelia Island ed è stato oggetto di numerosi articoli di riviste del settore.


Un pezzo di storia unico che racchiude Ghia, Lancia e De Tomaso con un intrigante retroscena, accompagnato dal suo Certificato di Autenticità di Lancia Classiche.


 

La vettura è recentemente stata messa all'asta di RM Sotheby's, non trovando però un nuovo proprietario.

 

Photo Credit : RM Sotheby's

Text Credit : RM Sotheby's e Garage d'epoca



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